Anche indossare una camicia può tradursi in un gesto vantaggioso per il benessere del nostro pianeta. Ci avete mai pensato?
Seguire uno stile di vita più consapevole dal punto di vista ambientale, infatti, è un percorso che riguarda anche le scelte inerenti ai capi che decidiamo di inserire nel nostro armadio.
Questo perché l’impatto sull’ecosistema della produzione tessile è una delle principali cause di inquinamento, dai Paesi dell’Asia o dell’Africa, ma anche in Europa.
Un problema che non merita di essere sottovalutato e che tocca ognuno di noi: così, per non contribuire a questo sistema, ma al contrario guardare al futuro in un’ottica più green, fare scelte più eco-friendly anche nell’abbigliamento si rivela come un’occasione da non perdere.
L’abbigliamento in tessuti naturali ed ecosostenibili non sacrifica né l’eleganza né, tantomeno, la qualità.
Parliamo, infatti, di materiali incredibilmente morbidi, traspiranti e delicati sulla pelle che, allo stesso tempo, riescono ad essere sostenibili per l’ambiente.
Quando un tessuto può essere definito ecologico?
Chiaro è che l’impatto ambientale del tessuto non è diretta conseguenza del materiale, ma del metodo di creazione della fibra. È quindi il processo di produzione a qualificare i tessuti in ecologici o meno.
Vi è inoltre una seconda distinzione, che separa i tessuti naturali – ossia derivati da fibre vegetali o di origine animale – dai tessuti creati dall’uomo, prodotti artificialmente dall’industria chimica.
Tra quelli della prima categoria, si possono trovare il cotone, il lino, la canapa tessile, la seta: tutti tessuti adatti per creare la camicia dei vostri sogni.
Allo stesso modo, se prodotti tramite fonti rinnovabili l’acetato, il triacetato e la viscosa – cioè i tessuti prodotti dall’uomo – possono essere eco-friendly, soprattutto se sfruttano cellulosa biologica o scarti di altre filiere produttive.
Come già ribadito, infatti, non è la fibra di per sé ad essere ecosostenibile, bensì il processo produttivo.
Allo stesso modo un tessuto naturale il cui processo sfrutti, ad esempio, allevamenti intensivi o cellulosa proveniente dalla deforestazione, rimane sì tale, ma di certo non potrà essere definito ecosostenibile.
Per essere sicuri che i tessuti, naturali o meno, che stiamo acquistando siano ecosostenibili, possiamo fare affidamento sulle certificazioni ottenute: la grande attenzione posta sul tema dei materiali ecosostenibili, specie negli ultimi anni, ha prodotto centinaia di fibre tessili innovative, alcune delle quali hanno ricevuto premi e riconoscimenti.
Un motivo in più per scegliere una camicia che si adatti bene al tuo stile, e a quello del pianeta.
Abbiamo già peraltro di come la “fast fashion” stia dando, negativamente parlando, un grande contributo a questo genere di inquinamento.
Scegliere prodotti di bassa qualità e di durata limitata, crea un numero considerevole di rifiuti che, spesso, vengono bruciati producendo tossine tossiche tra le quali la diossina.
Scegliere un prodotto qualitativo e duraturo quindi non è solo un modo di indossare capi ma contribuisce a frenare questo consumo smodato di materie prime, che, in un sistema finito come la nostra terra, non possono essere infinite.