“Cintura o bretelle”? Questa ad oggi è diventata una domanda puramente stilistica, una scelta su cosa indossare che incide più sul look che sul reale scopo delle bretelle stesse, nate invece per l’esigenza molto concreta di sostenere i pantaloni, al di là della valenza per la moda o per lo stile.
Nate ufficialmente a metà dell’800 in Inghilterra a cura del sarto Albert Thurston, in realtà le prime bretelle erano già apparse però già qualche decina d’anni prima della Rivoluzione Francese, indossate per sostenere i pantaloni che, fino a quel momento, non avevano lo spazio per la cintura.
Il brevetto riporta la data del 1871: da lì in avanti, per circa 50 anni le bretelle divennero di uso quotidiano, soprattutto maschile, ma anche femminile. Fino agli anni ‘20 del secolo scorso sono state infatti parte integrante dell’abbigliamento di ogni persona, per poi pian piano venire sostituite dalla cintura, che diventò di utilizzo preponderante anche e soprattutto per l’utilizzo nelle uniformi.
Dalla metà degli anni ‘70 poi le bretelle sono tornate in voga, per ragioni più legate alle tendenze della moda, che non alla reale necessità di sostegno dei pantaloni.
Quali tipologie di bretelle esistono?
Esistono principalmente 2 tipologie di bretelle:
- bretelle a clip
- bretelle a bottone
Le prime vengono attaccate ai pantaloni grazie a una clip in metallo, mentre le seconde hanno una piccola asola che viene attaccata a bottoni cuciti sui pantaloni. Solitamente per questa seconda tipologia di bretella, il pantalone dev’essere customizzato in modo da potersi agevolmente collegare. Va da sé che un pantalone realizzato su misura possa essere configurato alla perfezione con i bottoni necessari a questo utilizzo.
Inoltre le bretelle possono essere a “X”, ovvero incrociate sulla schiena, oppure a Y, con un’unica cinghia che verrà poi collegati ai pantaloni.
La larghezza delle bretella si può differenziare a seconda della tipologia, del gusto e anche della fisicità di chi li indossa.
Considerando quest’ultimo punto di vista possiamo anche aggiungere che le bretelle hanno il vantaggio, al contrario della cintura, di slanciare la percezione della figura di chi le indossa.
Come si abbinano le bretelle?
Se vi piacciono le bretelle, perché non indossarle su una camicia per creare un look casual ma allo stesso tempo ricercato?
Nel caso di una camicia a tinta unita, possiamo osare anche bretelle colorate o a fantasia, l’importante è che il colore sia del giusto tono e che ben si abbini alla camicia ed eventualmente a giacca e pochette.
Accessorio molto utilizzato nelle serate di gala, in ricevimenti o matrimoni, le bretelle si abbinano bene anche ai completi su misura. Più difficile l’abbinamento con il gilet, che può rischiare di sovrapporsi risultando in un insieme troppo laborioso e difficile da portare.
Se siamo soliti utilizzare la cravatta, bisogna prestare molta attenzione agli abbinamenti tra camicia, giacca e bretelle.
E’ chiaro che giocando su colori neutri ed abbinamenti classici, come bianco e blu, diventa meno rischioso incappare in errori, mentre mettere insieme più tonalità insolite o di colori accesi può diventare un azzardo, soprattutto se siamo molto avvezzi ad accostare palette variegate.
Un altro utilizzo delle bretelle può essere quello in occasione di cerimonie o matrimoni. In quest’ultimo caso, uno sposo che vorrà ottenere un look dal sapore retrò, magari in accordo con il mood del matrimonio e della sposa, potrà scegliere questo accessorio che avrà anche il vantaggio di far cadere i pantaloni dell’abito in maniera perfetta.
Una cosa è certa: se si è alla ricerca di un look particolare e ricercato, in grado di farsi notare per la cura riservata ai dettagli, le bretelle diventano un elemento in più in grado di conferire personalità al nostro look e renderlo davvero “nostro”.
